Lievito Madre, ascoltare le donne di ieri per capire le donne di oggi

Lievito Madre è un documentario di 60 minuti di Concita De Gregorio ed Esmeralda Calabria.
Il film, presentato a settembre alla Mostra del Cinema di Venezia, è una costola del progetto Cosa pensano le ragazze?, sorta di biografia collettiva in cui sono raccolte oltre mille testimonianze di donne dai cinque ai cento anni che si raccontano, affrontando temi come l’amore, la famiglia, la percezione del corpo e l’inevitabile scorrere del tempo.
A queste interviste, raccolte nel libro omonimo e sul blog de La Repubblica, si è unito Lievito Madre. La scelta del titolo è già profondamente indicativa del messaggio che si vuole trasmettere allo spettatore: le donne di oggi non devono dimenticare “l’impasto” da cui provengono e che ha permesso loro di essere ciò che desiderano, combattendo contro la discriminazione di genere.
Sono una quindicina le protagoniste, famose e non, che raccontano cosa ha significato per loro essere donne del e nel 1900. Da Emma Bonino e la sua ardente fiamma per la politica alla dolcezza della musica e delle parole di Nada, passando per la schiettezza di Natalia Aspesi e Benedetta Barzini. Ma anche racconti di esistenze comuni, come la mondina Esterina Respizzi o la contadina sarda Giovanna Tedde, senza dimenticare la terribile testimonianza di Dacia Maraini della sua prigionia in un campo di concentramento in Giappone.
Questi interventi, inediti e spontanei, sono inframmezzati da materiali d’archivio dell’Istituto Luce, ma soprattutto da filmini di famiglia girati in super8. Fatta eccezione per alcuni video di repertorio di Luciana Castellina, gli altri filmini di famiglia fanno parte dell’archivio privato delle famiglie delle donne che hanno contribuito alla realizzazione del film. Ricordi delle vacanze al mare, giochi di apparizioni e sparizioni in puro stile Méliès e semplice quotidianità, che con lo straordinario montaggio di Esmeralda Calabria dialogano grazie alle immagini con le proprie radici, ma tendono le proprie fronde verso le nuove generazioni, che non si vedono mai, ma hanno la possibilità di essere ascoltate grazie al voice over sopra gli spezzoni amatoriali.
Un grande affresco che regala uno spaccato di una storia allo stesso tempo comune e straordinaria, da raccontare ed ascoltare ancora e ancora.