Milh Hadha Al-Bahr

Un film di Annemarie Jacir. Con Suheir Hammad, Saleh Bakri, Riyad Ideis, Shelly Goral. Colore 109 minuti. Palestina, Francia, Belgio 2008. Sceneggiatura: Annemarie Jacir. Fotografia: Benoit Chamaillard. Suono: Eric Vaucher. Montaggio: Michèle Hubinon.
La giuria composta da Francesco Casetti, Luigi Paini, Serena Pojani, Georgette Ranucci e Barbara Sorrentini ha assegnato il Premio come Miglior Film per la descrizione di un carattere femminile tenace e deciso a lottare per recuperare le proprie origini e per la forza di un racconto che, attraverso il contrasto tra un paesaggio ferito e affascinante, descrive il dramma di un popolo
VINCITORE FILMFESTIVAL 2009 SEZIONE Nuovi Sguardi
sinossi
Soraya, nata a Brooklin in una comunità di rifugiati palestinesi, scopre che i risparmi di suo nonno furono congelati sul conto di una banca di Jaffa, quando fu esiliato nel 1948. Testarda, appassionata, decisa a reclamare ciò che le spetta, la ragazza coglie l’occasione per realizzare il suo sogno di “ritornare” in Palestina. Ma presto viene scoraggiata dalla realtà che la circonda e la costringe ad affrontare il proprio rancore: conosce Emad, che a differenza di lei, desidera partire per sempre…


palestineGettyAnnemarie Jacir
Cineasta palestinese, dal 1994 lavora nel cinema indipendente e ha scritto e realizzato diversi cortometraggi. Lavora anche come montatrice, operatrice e insegnante. “Salt of this sea”, suo primo lungometraggio, è stato al festival di Cannes nella sezione “Un certain regard”.