EDIZIONE 2010

NUOVI SGUARDI
È la ricerca il tema che accomuna i lungometraggi che abbiamo selezionato per il concorso internazionale, otto come gli anni passati. Una ricerca dentro sé stessi o lontano, la ricerca di un’identità, di un futuro migliore o di un passato che non si conosce. Ricerca come quella di un festival da sempre votato a far emergere la creatività delle donne registe. Oggi è facile trovare film firmati da donne, anche nei festival maggiori. Alcune delle pellicole più interessanti degli ultimi anni sono opera loro e non è un caso che il film rivale di “Avatar” nella corsa agli Oscar sia “The Hurt Locker” di Kathryn Bigelow. La difficoltà è sempre più, per un festival come il nostro, reggere la competizione con le manifestazioni più forti, soprattutto in termini economici, e insieme lo strapotere dei grandi distributori internazionali. Dall’altra parte resta complicato quando non impossibile riuscire a far circolare e far trovare una distribuzione italiana alle opere che per dodici mesi visioniamo. Siamo però soddisfatti di presentare anche questa volta una rosa di film tutti meritevoli di attenzione. Anche quest’anno ospitiamo la prima nazionale del film Pardo d’oro a Locarno, “She, a Chinese” di Guo Xiaolu. La storia di una ragazza di campagna che supera mille difficoltà e arriva nel sospirato occidente, riuscendo a guardare con distanza entrambi i mondi. Ben cinque sono le opere prime. Incuriosisce “The contenders” di Marta Mondelli (anche interprete), italiana trasferita negli Usa che oltre oceano e in modo molto indipendente ha realizzato il suo primo film. La giovane del titolo è la protagonista di “Heiran” dell’iraniana Shalizeh Arefpour. Un Paese che anche quest’anno si merita un omaggio a Sguardi Altrove e che in concorso trova il lavoro di una neoregista che ambienta una storia lontano dalle città e pure dagli stereotipi di una cinematografia sempre più ricca. Un tutto in una notte sensualissimo tra fughe e inseguimenti nelle strade di Barcellona è “Noche transfigurada” di Alexia Muinos Ruiz. Cerca il padre italiano che non ha mai incontrato il giovane tedesco, protagonista, Gianni Meurer in “Chi l’ha visto?” di Claudia Rorarius. Un road movie bizzarro tra realtà e finzione (l’attore usa il suo nome reale) con uno sguardo curioso sull’Italia di oggi. Quinto esordio è “Crackie” della canadese Sherry White, storia con tutte le caratteristiche dell’indipendenza di una diciassettenne che vive con la nonna e si ritrova davanti la madre. “Kameleon” di Krisztina Goda, cineasta esperta e solida, candidato all’Oscar per l’Ungheria, è una pellicola che meriterebbe un remake americano. Un film di genere con una sceneggiatura molto salda. Una coppia di amici rampanti ed esperti nel raggiro, costruiscono un gioco molto più grande di loro. L’altro film dell’Europa orientale, “Heaven, Hell… Earth” secondo lungometraggio di Laura Sivakova, racconta di un’affascinante ballerina la cui esistenza è completamente stravolta da un infortunio che le impedisce di danzare.
Nicola Falcinella
Chi l’ha visto
2009 – Claudia Rorarius – 92′ – Germania
Heiran FILM VINCITORE
2009 – Shalizeh Arefpour – 88′ – Iran
She, a Chinese FILM SEGNALATO
2009 – Xiaolu Guo – 98′ – Cina
The Contenders
2009 – Marta Mondelli – 80′ – Stati Uniti, Italia
Kaméleon
2008 – Krisztina Goda – 104′ – Ungheria
Crackie
2009 – Sherry White – 94′ – Canada
Nebo, peklo… zem
2009 – Laura Sivakova – 95′ – Slovacchia
Noche transfigurada
2009 – Alexia Muiños Ruiz – 90′ – Spagna

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