#FrameItalia 2023
La vetrina dedicata al cinema italiano recupera, scopre, evidenzia quella funzione che è propria del Cinema: creare mondi possibili, fare del particolare l’universale, offrire un punto di vista non scontato su un Mondo che solo apparentemente ci pare a portata di click. #FrameItalia anche quest’anno presenta documentari, docu-fiction e film di finzione – anche in anteprima – di estremo interesse estetico, stilistico e tematico.
L a Sezione #FRAMEITALIA di quest’anno potrebbe avere come sottotitolo “gridare cose d’amore e di lotta”, una frase semplice, quasi adolescenziale e disarmante, presa in prestito da Rosa Balistreri, la cantastorie ribelle palermitana protagonista di Rosa. Il canto delle sirene, esordio alla regia dell’attrice Isabella Ragonese. La voce di Rosa Balistreri, la sua imperdonabilità di donna e artista, promana un’aurea che non solo ispira le donne siciliane contemporanee ma sembra, come il “canto delle sirene”, pervadere e attraversare altri mari, altri cieli, altre terre, dove abitano, amano e lottano altre donne ed altri uomini e che le cineaste e autrici fermano, indagano, rappresentano, assumendo punti di vista anch’essi “d’amore e di lotta”.
Storie che riaffiorano da un passato, che forse non è ancora storia, come l’opera di Esmeralda Calabria Parlate a bassa voce, sull’Albania sospesa tra dittatura e populismo nel disegno del “Grande Padre” Enver Hoxha e la sua eredità controversa.
Lotte contro gli stereotipi di genere di ogni latitudine, lotte per un ideale anche quando questi ideali sembrano o sono imposti da uomini e le lotte appaiono imbarazzanti, incomprensibili, ingiuste come nel ritratto vivido della “donna dell’Isis” in The Matchmaker il film-documentario diretto da Benedetta Argentieri.
Lotta e canto di sirena anche quello di Maria, maestra in una isoletta sperduta nel mare di Ulisse, per rivendicare il diritto allo studio del suo unico allievo in Kristos, l’ultimo bambino di Giulia Amati.
E pure la mucca da latte, tirata su a musica ed erbe biologiche – il cui nome dà il titolo al film di finzione di Anna Di Francisca Evelyne tra le nuvole – diventa il simbolo ed il tramite per comunicare, nei toni della commedia, quanto le donne siano fondamentali e mai banali nella lotta per l’ambiente, nell’accudire e trasmettere tradizioni.
Oppure ad intrecciarle, tra arte e vita, passato e presente, rianimando “cuori di bambole” e risvegliando figure mitologiche che dormono cullate dal canto, ancora una volta, del mare, come in Intrecci di Barbara Massimilla. Intrecci che immaginano e sperano conciliazioni e convivenze, abbracci sperati o mai avvenuti tra mondi e culture.
Ed è ancora il canto, la musica, quella di un sax, che in Marcel! – altro esordio alla regia di un’altra attrice, Jasmine Trinca – sostanzia la richiesta d’amore e di approvazione di una figlia verso la propria madre. Una richiesta inevasa, per volontà o incapacità, una distrazione incomprensibile che potrà trovare assoluzione ma forse non il perdono.
Anche per questa edizione la selezione di #FRAMEITALIA, tra anteprime, esordi, proposte di film provenienti da altre importanti vetrine internazionali, vuole offrire al pubblico di Sguardi Altrove – che decreterà la vincitrice di questa sezione – uno spaccato significativo della produzione e della creatività femminile italiana contemporanea, senza presunzione di esaustività o novità a tutti i costi ma proponendo percorsi, suggestioni, approfondimenti quali antidoti alla visione spesso “distratta” che il cinema delle donne ancora subisce.