
Si apre oggi la 20° edizione di Milano Film Festival, manifestazione che ci accompagnerà fino al 20 di settembre con un programma ricco di proiezioni, incontri ed eventi.
Tra i tantissimi appuntamenti Sguardi Altrove segnala due titoli da non perdere:
FLOCKING
Regia di Beata Gårdeler, Swe, 2015
12-09-2015 20:00 / Teatro Strehler
13-09-2015 15:00 / Spazio Oberdan
18-09-2015 15:30 / MIMAT
Ci troviamo in una idilliaca piccola comunità Svedese. Ma quando la quattordicenne Jennifer racconta di essere stata rapita dal compagno di classe Alexander tutto cambia. La notizia si diffonde velocemente in tutta la comunità. E tutti sembrano essere convinti che Jennifer stia mentendo. Questo è l’inizio di una fomentata caccia all’uomo in cui una intera comunità si schiera contro una giovane ragazza e la sua famiglia. Un brutale complesso in cui le decisioni delle istituzioni sembrano non avere alcun valore e dove ogni singolo appartenente alla comunità si costruisce le proprie regole e leggi. Niente è mai troppo. La sola cosa giusta è seguire il gregge.
Bio regista:
Beata Gårdeler: Nata a Solna in Svezia nel 1973, lavora spesso con storie tratte dalla realtà, affrontando questioni di natura sociale. Il suo lungometraggio d’esordio In Your Veins è stato caldamente acclamato dai critici. Ha diretto parecchie serie TV, come Spung e più recentemente il premiato 30 Degrees in February.
Nel 2014 Solitude è stato selezionato come Miglior Film al Gothenburg Film Festival.
Flocken è la sua opera seconda.
NITRATE FLAMES
Regia di Mirko Stopar, Arg/Norv, 2014
16-09-2015 21:00 / MIC – Museo Interattivo del Cinema
17-09-2015 21:30 / Scatola Magica
I suoi primi piani, nella Passion de Jeanne d’Arc, sono tra i più iconici della storia del cinema, al punto da generare
un’endiadi indissolubile tra il suo cognome e il titolo del film, Falconetti/Jeanne d’Arc. Eppure, chi saprebbe dire da
dove veniva Renée Jeanne Falconetti, che per molti, inspiegabilmente, era Maria, e che fine abbia fatto dopo quella che fu la sua unica, indelebile, performance per il grande schermo? Mirko Stopar ripercorre la vicenda umana e artistica di questo personaggio sfuggente, con materiali d’archivio e reenactments, appoggiandosi alla testimonianza della figlia, Hélène Falconetti, oltre che a quelle dello stesso Dreyer e di altri tecnici presenti sul set di Jeanne d’Arc, per seguirla dalla vita agiata nella Parigi degli anni ’20, quando era un’ammirata e chiacchierata attrice nei teatri di boulevard al finale di partita, in oblio, nella Buenos Aires degli anni ’40.
Bio regista:
Mirko Stopar Nato nel 1974, viene da Buenos Aires, Argentina, dove ha ricevuto la sua educazione in campo cinematografico e dove ha lavorato come scrittore e regista di film, televisione e pubblicità per quasi 10 anni. Dal 2001 vive ad Oslo e ha fatto il suo “debutto norvegese” con il cortometraggioThe Thread nel 2004. Da allora ha diretto molti altri cortometraggi e opere televisive. Gestisce la sua casa di produzione Ferryman Film e ha lavorato frequentemente con la Friland Productions.
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