Elvira Notari (1875-1946), regista, attrice, sceneggiatrice, produttrice e distributrice, merita di esser celebrata come la prima donna regista cinematografica italiana, oltre che la più prolifica, con una produzione che conta, tra il 1906 e il 1930, oltre 60 lungometraggi e centinaia tra cortometraggi e documentari. Abile imprenditrice, la Notari fonda a Napoli con il marito Eduardo la casa di produzione Dora Film, che in pochi anni diviene una delle più importanti società cinematografiche italiane e riesce anche ad aprire una succursale a New York, dove i suoi film, fortemente evocativi della vita dei ceti popolari napoletani, trovano un pubblico ideale negli emigranti italiani.
E’ piccerella (1922, 62′)
Al ritorno da una gita a Montevergine, Tore conosce Margaretella e, nonostante gli avvertimenti di ziè Rosa, s’innamora di lei. Tore compra per lei costosi regali, dissipando i pochi soldi che entrano in famiglia. Un giorno si accorge del tradimento di lei e del fallimento della sua azienda a causa delle spese smodate di Margaretella. Tore disperato perde il senno e la uccide.
A’ santanotte (1922, 61′)
Nanninella (Rosé Angione) è maltrattata del padre, che lei mantiene con il suo salario di cameriera. Di lei si innamorano due giovanotti, Tore e il suo amico Carluccio. Nanninella preferisce Tore, ma quando Carluccio accusa Tore di aver ucciso un uomo, Nanninella è costretta a sposarsi con quest’ultimo che non ama nel disperato tentativo di salvare il suo innamorato dalle accuse. Un amico cerca di far evadere Tore per impedire il matrimonio…
Fantasia e’ surdate (1927, 28′)
La passione per Rosa, la bella di Porta Pia, conduce Giggi sulla cattiva strada: trascura il
lavoro e la fidanzata, una dolce fioraia di Piazza di Spagna, e arriva a sottrarre denaro e
gioielli all’anziana madre. Ma il furto viene scoperto e Giggi, distrutto dalla vergogna, si
suicida. Rosa trova la lettera in cui il giovane l’aaccusa di averlo condotto alla rovina. Invece di consegnare la lettera ai familiari, Rosa ne scrive un'altra, anonima, alla polizia, in cui addossa la colpa della morte di Giggi al fratello, Gennariello. Arrestato, Gennariello riesce a uscire di prigione arruolandosi volontario nell’esercito.
Festa della S.S.Assunta in Avellino (Dora film, frammento, 11′)
La festa della SS. Assunta ad Avellino e La festa della Madonna della Libera a Trevico, databili al 1923 e recuperati negli Stati Uniti da Fiorenzo Carullo. Questi frammenti nitrato con didascalie in doppia lingua, inglese e italiano, sono di particolare interesse perché ripresi dal vero e perché offrono rarissima testimonianza della distribuzione all’estero, per il mercato degli immigrati italo-americani, dei film della Notari.
L’italia s’è desta (1927, 9′)
Gennariello (Eduardo Notari) si accinge ad arruolarsi nell’;esercito, portando con sé la chitarra. Torna dalla Grande Guerra un uomo cambiato. Resta solo un frammento di questo film, ma c’è tuttavia qualche suggerimento dello stile della Notari. Soprattutto è testimonianza dell’uso del colore anche in un’epoca in cui tale pratica non era più di moda, segnale del carattere artigianale e personale dell’attività cinematografica della regista.