Tutti i premi del
XXIII Sguardi Altrove Film Festival
‘Il tempo, le donne. Tra memoria e progetto’
Nella serata di giovedì 24 marzo, sono stati annunciati i premi della XXIII edizione di Sguardi Altrove Film Festival, tra le più importanti rassegne italiane dedicate al cinema e ai linguaggi artistici al femminile.
Venerdì 25 marzo, dalle 10, proiezione di tutti i film vincitori presso lo Spazio Oberdan di Milano. Nel pomeriggio invece la replica diPresent Tense di Belmin Söylemez (ore 15.00), Dust Cloth di Ahu Ozturk (ore 17.00) e alle ore 19.00 verrà proiettato il capolavoro di Chantal Akerman Jeanne Dielman, 23, quai du Commerce, 1080 Bruxelles (1976) che fu definito “il primo capolavoro femminile nella storia del cinema”. In sala la curatrice della retrospettiva Floriana Chailly.
Di seguito tutti i premi.
NUOVI SGUARDI – concorso internazionale lungometraggi
Ricerca e selezione a cura di Nicola Falcinella e Patrizia Rappazzo
Giuria: Elisabetta Brunella, Gabriele Porro e Alessia Sonaglioni
Premio come miglior film
NEFESIM KESILENE KADAR (UNTIL I LOSE MY BREATH) di Emine Emel Balci, TURCHIA, GERMANIA 2015, 94’
Con la seguente motivazione: Un robusto, febbrile, ritratto di giovane donna alle prese con la durezza dell’esistenza oggi in Turchia, tra vita di fabbrica e devastazioni familiari, indifferenza urbana e tenerezze
filiali. Un mondo dal presente incerto e dal futuro minaccioso, mostrato in presa diretta, alla Dardenne, per capire quanto l’ambiguità della realtà si riverbera nelle incertezze delle scelte individuali.
Menzioni speciali
SONATA PER A VIOLONCEL (SONATA FOR CELLO) di Anna M. Bofarull, SPAGNA 2014, 111’
Con la seguente motivazione: Un film convincente per l’intensità con cui è descritta la crisi identitaria di una grande musicista, alle prese con una malattia che mette in questione il suo futuro di solista e anche il complesso ruolo che si è costruita nel mondo delle relazioni familiari e sociali. Con una protagonista che arriva alla mente e al cuore, e uno strumento unico nel toccare le corde della sensibilità e del pathos.
ADRIEN – LE GARAGISTE di Renée Beaulieu, CANADA 2015, 87’
Con la seguente motivazione : Un’esistenza in bilico, l’improvvisa scoperta di una lontana paternità, la rimessa in questione delle priorità di una vita. Negli spazi infiniti di un Canada spopolato, lontano dalle luci delle grandi città viste spesso al cinema, il semplice ma non banale ritratto di uomo onestamente in crisi. Che non rifiuta ciò che ha costruito e insieme subisce il fascino di voltare pagina.
LE DONNE RACCONTANO – concorso internazionale documentari
Ricerca e selezione a cura di Sergio Di Giorgi, Stefania Scattina
Giuria: Anastasia Plazzotta, Chiara Tognolotti e Simone Scafidi
Premio come miglior documentario
JE SUIS LE PEUPLE (I AM THE PEOPLE) di Anna Roussillon, FRANCIA 2014, 111’90’
Con la seguente motivazione: Un esempio molto riuscito di cinema del reale, che parte da personaggi e situazioni esistenti e riesce a incorniciarli in una perfetta e controllata costruzione cinematografica. Nell’era delle rivoluzioni raccontate via social network, la regista eleva i giornali e la televisione, definita dal protagonista Farraj come un simbolo di gioia, a voci che comunicano il cambiamento. Un cambiamento fittizio, una svolta impossibile. Tutto questo è ben scandito dal passaggio delle stagioni e degli anni. Il tempo passa, la democrazia si sogna, ma l’unica cosa che davvero si evolve è il lavoro dei protagonisti, frutto della loro fatica quotidiana e del loro amore, come una bambina che nasce.
Menzioni Speciali
COMING & GOING di Tianlin Xu, GERMANIA/CINA 2015, 89’
Con la seguente motivazione: Un film in equilibrio tra osservazione e composizione molto controllata. Le sacralità della famiglia, del lavoro e del cibo vengono raccontate attraverso il confronto tra varie generazioni, dagli anziani ai bambini. Le differenze sono ormai evidenti, ma resta un legame che si esplicita nel bel finale.
FEST OF DUTY di Firouzeh Khosrovani, IRAN 2014, 60’
Con la seguente motivazione: Un film che risulta efficace e solido nel suo racconto. Le due cugine-amiche, inscenate con montaggio alternato nella loro vita quotidiana, sono legate da molti aspetti comuni: i sogni dell’adolescenza, la curiosità, la provenienza da famiglie amorevoli e benestanti. Lentamente la regista riesce a mostrare le sottili differenze tra le due e il progressivo allontanamento, in realtà causato dalla maniera diversa con la quale le famiglie vedono l’educazione. La situazione sociale e politica dell’Iran è abilmente lasciata fuori campo, ma l’autrice riesce ugualmente a far percepire le contraddizioni del Paese.
SGUARDI (S)CONFINATI – concorso cortometraggi
Ricerca e selezione a cura di Paola Bernardi, con la collaborazione di Bianca Badialetti
Giuria: Jacopo Chessa, Chiara Omero, Sara Zambotti
Premio come miglior cortometraggio
かくれんぼ (HIDE & SEEK) di Kimie Tanaka, GIAPPONE/FRANCIA/SINGAPORE 2015, 22’
Con la seguente motivazione: Per la capacità di raccontare una storia di profondo dolore e difficoltà comunicativa, di sentimenti e paure, attraverso una messa in scena lucida, essenziale e di estremo rigore unita a un’eleganza dai richiami bressoniani.
#FRAMEITALIA – concorso italiano lungometraggi, cortometraggi e documentari
Ricerca e selezione a cura di Patrizia Rappazzo
Premio del pubblico
ANSÉRA – TRACE THE FUTURE di Valentina Signorelli, Lorenzo Giovenga, ITALIA 2015, 70’
Premio speciale consegnato dalla componente femminile del SINDACATO NAZIONALE GIORNALISTI CINEMATOGRAFICI – miglior documentario
Premio speciale SNGCI al miglior documentario
KEVIN – WILL MY PEOPLE FIND PEACE? di Elisa Mereghetti, Marco Mensa 42’ / Italia 2015
Con la seguente motivazione: In un documentario indipendente, il racconto di un viaggio alla ricerca di una pace impossibile ma anche un film in cui una reporter, neanche trentenne, diventa testimone di un giornalismo che racconta come sia possibile, oggi, cercare risposte alla domanda universale di pace e libertà. Nel film, una ricerca coraggiosa, in questo caso nel territorio di una guerra fratricida come quella che divide l’Uganda, mentre nel mondo delle guerre editoriali la professione è sempre più ‘appannata’ da meccanismi, complicità e convenienze che rischiano di far dimenticare le ragioni di chi ancora considera il giornalismo un mestiere alla ricerca della verità.
Menzione Speciale
10949 FEMMES (10949 WOMEN) di Nassima Guessoum, ALGERIA/FRANCIA 2014, 76’
Con la seguente motivazione: Per l’originalità dello sguardo femminile su un conflitto e una rivoluzione finora raccontati solo da un grande film d’autore come ‘La battaglia di Algeri’ di Gillo Pontecorvo.
A votare il miglior documentario nella sezione Le donne raccontano, rappresentate a Milano da Laura Ballio (Sette), sono state Fulvia Caprara (La Stampa), Arianna Finos (La Repubblica),Teresa Marchesi (Huffington Post), Miram Mauti (Radio Città Futura), Anna Maria Pasetti (Il Fatto Quotidiano), Susanna Rotunno (Rainews 24) e Stefania Ulivi (Corriere della Sera) coordinate dalla Presidente del Sindacato, Laura Delli Colli.
Premio Internazionale STARLIGHT CINEMA AWARD
La componente femminile del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani formata da Alessandra De Luca, Titta Fiore, Alessandra Magliaro, Cristiana Paternò, Angela Prudenzi, Barbara Righini e Marta Perego, che sarà in sala, assegna il premio aMargherita Buy.
Premio Giuria Giovani
Giuria giovani: Simone Campagna, Beatrice Carducci, Francesco Gori e Riccardo Malavigna
Premio come miglior cortometraggio
KAMASZKOR VÉGE (END OF PUBERTY) di Fanni Szilágyi / Ungheria 2015, 13’