CRISTINA MANTIS
2015 ITALIA, 64’
Montaggio: Cristina Mantis
Suono: Ismayla Mbaye, Badara Seck, Omparty, Chico Cesar, Elie Kamano, Bombino, Officina Zoe, Darling, Gianfranco Grisi, Nasodoble, Kidida, Alexandros Hahalis.
Cast: Aboubacar Cissoko, Ismaila Mbaye, Badara Seck, Francoise Kankindi, Agnese Ricchi, Chico Cesar.
Sezione: Diritti Umani, oggi.
Nel periodo più caldo della migrazione e dell’approdo sulle coste europee, un rifugiato nordafricano decide di tornare a casa per convincere i suoi giovani fratelli a non emigrare in cerca di falsi sogni. Una volta in Africa, comincia a fare proiezioni per informare la popolazione circa le precarie condizioni di vita di molti immigrati, spesso drammaticamente vicine alla schiavitù. Accompagnato nel suo viaggio da alcuni artisti, come ad esempio il musicista senegalese Ismaila Mbaye e dal ricordo di Thomas Sankara, il protagonista ribadisce più volte ai suoi fratelli che sono necessarie prima di tutto l’emancipazione interna e la fine dei conflitti interni per unire ed emancipare l’Africa ed il popolo africano, così da dare l’esempio come i discendenti degli schiavi che vivono nella brasiliana Quilombo, pacificamente uniti e fieri delle loro origini africane.
CRISTINA MANTIS
Cristina Mantis è un’attrice e regista di teatro e cinema. Si è laureata all’International School of Theatre, diretta da Emmanuel Gallot Lavallée e Farm Performing Arts. Dopo alcune esperienze, alla fine degli anni ’90, con il La MaMa Theater di New York, tornata in Italia, all’inizio del 2000 si avvicina al cinema come regista. Tra i suoi lavori più recenti “Magna Istria” (2010), sulla controversa storia dell’esodo e delle Foibe, e “FortePiano: le forme del suono”, con Achille Bonito Oliva, un documentario nel quale opere d’arte sonore s’intrecciano con le magnifiche architetture di Renzo Piano.