SGUARDI ALTROVE FILM FESTIVAL 2015
IDENTITÀ PLURIME, IDENTITÀ NEGATE
20-28 Marzo 2015 – Milano
Ancora una volta, giunto alla sua 22°edizione, Sguardi Altrove Film Festival offre ai suoi spettatori vecchi e nuovi un viaggio nei tanti altrove – metafore di luoghi “altri”, fisici e mentali – del cinema internazionale indipendente. Dalla intuizione originaria della sua fondatrice Gabriella Guzzi, quel concetto che esplora l’alterità appare ogni anno più che mai attuale: non come fuga, per noia o (sana) curiosità, dalla realtà a noi vicina, ma come l’unica direzione possibile, per sfidare e interrogare dialetticamente la nostra identità; quell’identità che, intesa come un processo in continuo divenire e che continuamente si (ri)definisce, fa da filo rosso di questa edizione – l’edizione che ha luogo nell’anno dell’Expo a Milano, a cui il festival, dedica, tra le altre, una sezione dedicata con titoli di provenienza internazionale.
Spaziando dall’Europa al Medio Oriente, dall’America Latina sino all’Australia, dunque, wendersianamente, “sino alla fine del mondo” assistiamo oggi, in tema d’identità, a quanto avviene con la ricchezza e la miseria, ovvero a un processo di polarizzazione, al convivere di situazioni e dinamiche di segno contrario. Se da una parte, vi è lo sviluppo consapevole, da parte di uomini e donne, ma anche di popoli, etnie e gruppi sociali, di identità plurime, dall’altra è l’idea stessa di identità, a essere sempre più spesso negata, a causa di situazioni di conflitto, oppressione, discriminazione, ecc. I desaparecidos di ieri e quelli di oggi, ma anche i “clandestini” incarnano tragicamente questa condizione umana.
Al centro della selezione 2015, i titoli, quasi tutti in anteprima internazionale, dei tre concorsi a regia femminile, Nuovi Sguardi, lungometraggi, Le Donne Raccontano, documentari, Sguardi Sconfinati, cortometraggi, che attraversano idealmente il mondo, raccontando storie con i registri più disparati, dal dramma d’autore alla commedia, magari amara, dal film sperimentale che mescola finzione e documentario al classico romanzo di formazione. Le donne sono protagoniste nella maggioranza dei casi di queste storie che parlano di adolescenza, famiglie, ricerca dei genitori, terza età, relazioni uomo-donna, ma anche delle trasformazioni del corpo, di desideri sublimati o di sogni realizzati con scelte consapevoli e definitive.
Attraverso i titoli di una sezione specifica dedicata ai diritti umani, ma anche e in particolare di un focus dedicato sin dal titolo a questa contemporanea “identità multiforme”, Sguardi Altrove 2015 apre una specifica finestra sulla complessità dello scenario – culturale, sociale e politico – del Medioriente, mostrando le sottili, complicate trame di storie familiari declinate al femminile. Le raccontano alcuni tra i maggiori protagonisti del cinema israeliano; i fratelli Elkabetz, Ronit (già ben nota e apprezzata da tempo anche come attrice) e Shlomi, che su quei conflitti, mescolando dramma e ironia, hanno fondato una propria poetica; a Shira Geffen, cineasta emergente dotata di uno sguardo ironico, originale e provocatorio a un tempo, a quello di Hiam Abbas, la grande attrice palestinese con all’attivo numerose e significative esperienze internazionali, di cui mostriamo il recente esordio nel lungometraggio con un affresco familiare corale, dal caposcuola del nuovo cinema israeliano Amos Gitai a Eran Riklis sino alla sua sceneggiatrice e ora regista Suha Arraf.
Pensando al dramma principe della contemporaneità, il festival si fa portavoce, attraverso tante pellicole – tra cui ricordo “Terra di transito” di Paolo Martino (in una serata evento in collaborazione con Amnesty International Italia e Radio Popolare) – dei nuovi migranti. Ma senza dimenticare le storie di ieri, quelle della nostra memoria. Ad esempio, intrecciando i racconti degli italiani emigranti negli anni ’50 con quelli della recente ondata migratoria giovanile che ha ultimamente interessato in particolare l’Australia, il Continente nuovissimo, cui è dedicato un altro focus speciale del Festival,
Tra gli eventi speciali si segnalano, infine, nella Giornata Internazionale dedicata al Teatro, il trittico dedicato al rapporto tra cinema e teatro che affianca i titoli, ‘Da dentro a fuori San Vittore Globe theatre ‘, viaggio alla scoperta di attori detenuti ed ex detenuti in collaborazione con il Centro Europeo Teatro e Carcere e l ‘Associazione Orbite Fuori Centro; ‘Viaggio di Kalibani’, parabola moderna che celebra la vita e il coraggio di fronte alle avversità, del gruppo di attori “Kalibani”dalla loro città natale (Berlino) a Lublino (Polonia orientale); ‘Dangerous Act Starring the Unstable Elements of Belarus, lo straordinario documentario lituano che regala allo spettatore un posto in prima fila per assistere al movimento di resistenza che si svolge dal palcoscenico alle strade.
Novità di questa edizione, la breve sezione dedicata alla musica dei nostri tempi che propone ancora una volta un trittico d’autore con i due videoritratti l’uno della indimenticabile e straordinaria Benedetta Mazzini, in arte Mina, in occasione del suo settantacinquesimo compleanno, in collaborazione con Diva Universal; l’altro del jazzista Gaetano Liguori, intenso racconto tra vita e carriera. Chiude questa breve sezione la performance che ibrida cinema, letteratura e canzone, nel segno della memoria, dell’artista siciliano di rinomata fama, Pippo Rinaldi (Kaballà).
Di quella memoria, dell’oggi e dell’ieri, le donne danno ancora una volta la loro versione, a prescindere dai luoghi o dall’età. Per questo ci piace ricordare, concludendo, le storie straordinarie (premiate a Venezia) dell’ancora inedito ‘Tales’ di RAKHSHAN BANIETEMAD con cui si apre il Festival, ma anche il lavoro di scavo negli archivi del nostro dolore e, al tempo stesso, di confronto con la contemporaneità e i suoi smarrimenti che da tempo conduce la più giovane regista siciliana Costanza Quatriglio, a cui il festival dedica un piccolo omaggio e che sarà protagonista di un workshop, in collaborazione con Milano Film Network, la rete che riunisce i sette festival cinematografici presenti sul territorio lombardo, di cui Sguardi Altrove Film Festival è tra i soci fondatori.
Patrizia Rappazzo
Direttrice Artistica
Sguardi Altrove Film Festival