ORCHESTRA PROGRESS: A STORY OF AFGHAN WOMEN

Mohammad Behroosiam, Stefano Liberti
AFGHANISTAN/ITALIA 2017, 36’
Produzione: COSPE onlus, AHRAM
In programma Lunedì 12, Spazio Oberdan ore 18:00
Ambientato a Kabul, racconta cinque storie di difensori dei diritti uman: un giudice femminile, un ex senatrice, un’attivista per i diritti all’istruzione femminile, il direttore della prima scuola mista e il direttore dell’Istituto di musica di Kabul, dove è nata Zohra Orchestra, la prima orchestra tutta al femminile dell’Afghanistan. Composta da decine di ragazze tra i 10 e i 18 anni, l’Orchestra combatte il conservatorismo della società attraverso la musica e crea delle piccole star mondiali.
MOHAMMAD BEHROOSIAM (1984, Kabul). È un produttore e regista freelance, con un master in Professional Practicum WGBH (Boston, 2015). Esperto di relazioni con i media, capacity building e produzioni audiovisive, ha lavorato con diverse ONG afgane in materia di diritti umani, sviluppo locale e uguaglianza di genere.
STEFANO LIBERTI (1974, Roma) è un giornalista e scrittore italiano. Ha lavorato per diverse riviste, come Geo, L’Espresso, Ventiquattro, El País Semanal o Le Monde diplomatique. Insieme a Tiziana Barrucci ha pubblicato “Lo Stivale meticcio – L’immigrazione in Italia oggi” (“Lo stivale multiculturale. L’immigrazione in Italia oggi”, 2004). Con “A sud di Lampedusa” (“A sud di Lampedusa”) ha vinto il premio giornalistico Indro Montanelli (2009). Ha scritto anche riguardo temi come il land grabbing e la food global economy. Il suo primo film documentario è stato “Mare chiuso” (“Closed sea”, 2012). In Afghanistan, ha prodotto insieme a Mario Poeta “Herat Football Club” (2016), un documentario sulla squadra di calcio femminile di Herat.