
L’immagine che rappresenta la trentesima edizione di Sguardi Altrove Film Festival, che si terrà a Milano e Rho dal 10 al 18 marzo 2023, è una meravigliosa fotografia firmata da Bruna Rotunno. Abbiamo incontrato l’artista per farci raccontare la genesi di questo scatto, il progetto di cui fa parte, e per conoscere il suo punto di vista sul tema dell’acqua – focus centrale del festival di quest’anno – e sul ruolo delle donne nell’Arte e come sostenerlo.
Com’è nata la foto che accompagna la trentesima edizione del Festival, e di quale progetto fa parte?
La foto fa parte di una serie chiamata MATERIC WATER, progetto sulla Holy Water, parte del mio libro Women in Bali. Nel progetto Holy Water esploro il significato dell’acqua sacra nella cultura balinese, legato al mito animista della dea del lago Dewi Danu, preesistente all’attuale induismo. Da qui nasce la ricerca fotografica che attraverso immagini legate all’acqua e alle donne, racconta la potenza del femminile di cui tutta l’isola è pervasa.
L’acqua è uno dei temi centrali di questa edizione di Sguardi Altrove. Che significato ha per lei, e come ha scelto di raccontarla nei suoi lavori?
Come donna fotografa, cerco di esplorare il potenziale creativo e simbolico dell’acqua per raccontare storie che possano connettersi in modo empatico con l’esperienza femminile. Esploro il concetto di acqua che rappresenta il flusso della vita, il suo ciclo continuo, un simbolo della fertilità e della rigenerazione, di madre nutrice capace di donare vita.
Inoltre sto lavorando al progetto “Next Level” che racconta un futuro distopico in cui l’acqua inizia a sommergere i luoghi abitati. L’acqua è oggi un tema talmente attuale e sensibile poiché è una risorsa vitale e limitata, che da artista sento la responsabilità di esplorare continuamente nuovi progetti che possano contribuire alla sua sostenibilità.
Ha già collaborato in passato con Sguardi Altrove. Che rapporto ha con il Festival?
Nel 2010 Sguardi Altrove ha organizzato una mostra alla triennale Bovisa “Made in China”. Io ho esposto il mio progetto Shanghai 24h, uno story telling basato sull’idea del mio essere donna fotografa che viaggia da sola e arriva per la prima volta in una metropoli. Decide quindi di esplorarla fotografando NON STOP per 24 ore.
La mia esperienza col Festival è ovviamente positivissima, e di partecipazione attiva. Apprezzo il lavoro e l’impegno del Festival nel sostenere e promuovere l’arte visiva prodotta dalle donne e creare occasioni di crescita e connessione con altre artiste.
Come artista, che peculiarità e valore trova nello sguardo femminile? C’è abbastanza attenzione sul lavoro delle artiste, o c’è ancora strada da fare?
Trovo grande valore nello sguardo femminile perché porta una prospettiva unica sulla società e sul mondo che ci circonda. Grazie alla creatività e alla sensibilità delle donne artiste, unite a un forte senso di empatia e intuizione, si arriva a rappresentare i vissuti personali in modo innovativo e originale. Questo approccio più intimo e personale alla creazione artistica può portare a opere più autentiche, che riflettono la complessità delle emozioni umane e della realtà che ci circonda.
Trovo però che ci siano ancora molti passi da fare per garantire una rappresentazione equilibrata delle artiste nel mondo dell’arte. Possiamo però promuovere la consapevolezza attraverso la sensibilizzazione del pubblico su questa questione, sostenendo le artiste attraverso finanziamenti e collaborazioni, e promuovendo l’educazione artistica inclusiva.
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Bruna Rotunno è una fotografa e regista italiana, nasce a Matera e vive a Milano . Fortemente interessata alla natura umana, Bruna si laurea in psicologia e poi si dedica alla fotografia, con particolare attenzione al reportage, al ritratto e alla video art. Il suo lavoro personale è sempre stato focalizzato sulla esplorazione di culture, temi sociali e ambiente. Le lunghe esperienze di viaggio le hanno permesso di creare una sua propria visione del portrait e dello story telling, ove attraverso l’ampliamento della percezione Bruna alterna sensibilità visionaria all’immediatezza del reportage.
EXHIBITIONS and AWARDS
2022 – Being Human, Solo Exhibition, Epipla Gallery Milano
2022 – MIA Photo Fair -Milan
2020 – Portrait of Humanity first Space Exhibition, by British Journal of Photography
2019 – Women Street Photographers, Group Exhibition -New York
2019 – Unframing Identities, Group Exhibition, Hundred Heroines/Royal Photographic Society-London
2019 – De Finibus Terrae, Duo Exhibition, European Parliament -Strasbourg
2018 – Prix dela Photographie, Bronze Award category adv.Group Exhibition, Espace Beaurepaire, Paris
2018 – L’Île des Dieux, Solo Exhibition, Marie 1ere de Paris, Place du Louvre, Paris
2018 – Women in Bali, Solo Exhibition, Sacred Arts Gallery. Sai Kung, Hong Kong
2017 – Matter, Group Exhibition, Joyce Gallery-Palais Royal-Paris
2017 – Women in Bali, Solo Exhibition, MAO, Museum of Oriental Arts-Turin
2017 – Walking The Path, Group Exhibition, Molin Corvo Gallery-Paris
2016 – Tokyio Intl. Foto Awards, Honorable Mention
2016 – From Which None of Us can Escape”, Duo Exhibition, Italian Embassy, New Dehli
2016 – Women in Bali”, Solo Exhibition, Visual Arts Gallery, India Habitat Centre, New Delhi
2016 – Sotheby’s and Scatti per Bene, Auction, Exhibition Triennale -Milan
2015 – 60 Grandi Fotografi 60 Grandi Architetti; Group Exhibition, Spazio Martini Light, Milano
2011 – The Magic of Lotus Video Art. Client Loro Piana.
2010 – Shanghai 24h , Solo Exhibition, Triennale Bovisa, Milano
2007 – Timer, Video Art Direction and DOP. Triennale di Milano
2006 – Etno Folk a Cortina, Solo Exhibition, series of portraits and historical clothing photos, Cortina
2005 – Sultans Dream, Short film, Biennale di Venezia. Direction and DOP
2003 – Aids Party, Group Exhibition, Salle des Etoiles, Montecarlo
PUBBLICATIONS
2018 “Gift of Kings” Pub.Skira
2016 “Women in Bali” Pub.Silvana Editoriale
2012 “The Queen of the Andes” Pub.Skira
2010 “The Lotus Flower” Pub.Skira
2008 “The Long Journey of Excellence” Pub.Skira
2007 “Etno Folk in Cortina” Pub. Renografica