Silvia Bellotti
ITALIA 2017, 60’
Montaggio: Lea Dicursi
Suono: Eduardo Di Pietro, Giovanni Sorrentino, Claudia Brignone
Produzione: PARALLELO 41 PRODUZIONI/Arci Movie e Rai Cinema
In programma Martedì 13, Spazio Oberdan ore 19:15
L’Istituto Autonomo Case Popolari di Napoli e Provincia gestisce 40.000 alloggi. Il ruolo degli impiegati è aiutare i cittadini nell’iter burocratico. I racconti personali e la passione con cui gli utenti perorano la propria causa riescono a emozionare anche il più freddo dei funzionari fino a spingerlo a forzare gli ingranaggi della burocrazia. Gli uffici diventano così un palcoscenico, dove si tenta di tutto per ottenere un po’ di comprensione.
SILVIA BELLOTTI è una videomaker giornalista nata a Roma nel 1982. Ha cominciato la sua carriera a Palermo dove ha collaborato con Il Fatto Quotidiano.it e con I Quaderni de L’Ora, il mensile di inchiesta fondato dai cronisti dello storico quotidiano antimafia L’Ora. Nel 2012 ha ricevuto il primo premio Generazione Reporter, il concorso per giovani giornalisti ideato da Michele Santoro, per la video inchiesta “Trattativa? Niente sacciu” sulle responsabilità oscure dello Stato nelle stragi del ’92-‐’93. Nel 2013 è tra i finalisti del Premio Morrione, una sezione del Premio Ilaria Alpi, con la video inchiesta Che fine ha fatto la roba dei boss sulla gestione inefficiente dei beni confiscati alla mafia. Nel 2014 si è trasferita a Napoli per partecipare alla prima edizione di FilmaP -‐ Atelier di Cinema del Reale diretto da Leonardo Di Costanzo realizzando Il foglio, un cortometraggio documentario tragico e comico sull’Agenzia delle Entrate in concorso al Torino Film Festival 2015, e Aperti al pubblico, il suo primo lungometraggio documentario, sugli impiegati dell’IACP di Napoli vincitore del Premio del Pubblico al Festival dei Popoli di Firenze 2017 per la categoria “Film italiani”. Nel 2017 ha realizzato con i bambini dell’Istituto Statale Specializzato per Sordi Magarotto il cortometraggio La scuola del sorriso, sulla vera storia di un alunno sordo. Il corto ha vinto il Grand Prix della giuria del Festival Sourd Métrage di Nancy (Francia).